lunedì 31 dicembre 2012

Auguri!



Eccoci qua!

Natale è passato e anche il 2012 sta volgendo al termine!
Anche quest’anno però, prima delle feste, il 21 dicembre abbiamo organizzato un allenamento per riunire vecchi e nuovi praticanti del dojo.




Purtroppo a causa di malanni e impegni vari non siamo riusciti ad essere in tantissimi (e del vecchio gruppo solo Chiara è riuscita a venire!), ma ciò non ha scalfito la voglia di praticare e l’allegria della serata…anzi, è stato un bell’incontro tra praticanti storici e nuovissime leve del dojo!








 Il 2013 sta per iniziare e con esso vogliamo ripartire alla grande con tutte le persone, vecchie e nuove, che avranno voglia di mettersi in gioco e salire sul tatami con noi.



Tanti auguri di Buon Anno da Francesco, Nicola, Giacomo, Paolo, Giampiero, Gianfranco, Filippo, Abdelhalim, Ermanno, Riccardo, Patrick, Pierpaolo, Giuliana, Michelangelo, Anna e Beatrice.


P.S.:
Ci trovate tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 20:30 alle: 22:00 al MU GEN DOJO c/o ATLETICO SPORT CLUB, in Via delle querce,33 Bastia Umbra (Pg)
tel.:  075 8012328!





mercoledì 5 settembre 2012

Settembre: si riparte!

Ore 20:30....inizio della lezione di aikido.

Lunedì sono arrivata in palestra stanca e nervosa, con dolori alla cervicale, alla schiena e crampi alle gambe...l'anno scorso, per di più, non sono neanche riuscita ad essere troppo assidua....uno sfacelo, pensavo.

E invece no!

E va bene che di errori tecnici troppi ne ho fatti, ma a lezione finita stavo semplicemente bene, nel corpo e nello spirito...forse era un po' troppo che stavo lontana dall'aikido, ma ora le lezioni sono ricominciate e posso rimediare!

Eravamo un bel gruppetto, bello proprio a giudicare dalle lunghe ed allegre chiacchierate negli spogliatoi dopo l'allenamento.

Unico neo è che siamo troppe poche ragazze (lunedì ero sola)...speriamo che poi nel corso dell'anno se ne aggiungano delle altre...

Stasera si torna sul tatami!

Per chi volesse fare una prova e/o venire a vedere cosa facciamo, noi siamo al:
MU GEN DOJO
c/o ATLETICO SPORT CLUB
Via delle querce,33
Bastia Umbra (Pg)
tel.: 075 8012328

Le lezioni si tengono tutti i:
Lunedì - Mercoledì - Venerdì
dalle-alle: 20:30-22:00

martedì 8 maggio 2012

.........

A ognuno di noi, non importa se credente o meno, è accaduto di vivere momenti particolari in cui il senso di piccolezza del proprio essere si è accompagnato a una sensazione di unità, di partecipazione a un tutto di cui non siamo che un’infima parte. Può trattarsi dell’incontro con una civiltà antica, della riflessione della vita, della lettura di un brano di poesia, della contemplazione della natura o di un’opera d’arte, dell’ascolto cli una musica, della meditazione. Per quanto mi riguarda, nulla riesce a darmi maggiormente il senso della partecipazione all’universo della contemplazione del cielo stellato in alta montagna. Lontano da ogni luce, migliaia di stelle si rendono visibili e mi ricordano che la mia esistenza è parte di un’avventura antichissima e misteriosa, cominciata ben prima dell’inizio della vita. Questa contemplazione, pur facendo sentire piccoli e irrilevanti molti dei problemi per i quali ci affanniamo ogni giorno, non ha l’effetto di sminuire il valore della mia esistenza. Al contrario, la mia vita umana, limitata e fugace, mi appare come un piccolo pezzo della storia meravigliosa dell’universo, che sono chiamata a onorare vivendo al meglio la mia esistenza nell’angolo di mondo e nell’arco di tempo che mi è stato concesso.
Guardando la volta celeste si rinnova il senso di meraviglia ben espresso dalle parole di Kant sulla legge morale dentro di noi e sul cielo stellato sopra di noi ... Le due esperienze sono connesse...anche perché la nostra mente pensante è unita alla materia di quel cielo stellato molto più di quanto non appaia. Gli elementi che compongono l’universo sono gli stessi che si ritrovano nel sistema solare e sulla terra, e da essi si è originata la vita: vi è una profonda unità tra il cosmo e la terra in cui viviamo. In questa piccola parte di spazio, a partire da quegli elementi, si è sviluppata la vita, dalle forme più semplici fino a quelle più complesse, tutte strettamente apparentate...Tra la volta celeste e il nostro pensiero che la contempla e l’ammira vi è dunque un’unità profonda.
In quest’unità, anche la morte trova la sua collocazione. Per il biologo la morte è parte naturale della vita: è il destino di ogni essere vivente, che rientra così nel grande ciclo biologico dell’esistenza...Contrariamente a quanto molti ritengono, una visione immanente della vita non porta di per sé né al disprezzo per la vita in genere, né a quello per la vita umana in particolare e quindi alla sopraffazione degli altri esseri umani...Può anzi condurre a un’accettazione della propria esistenza come parte di un tutto che fluisce lungo un tempo trascendente ognuno di noi, accettazione dalla quale deriva un maggior senso di responsabilità nei confronti di quel piccolo pezzo di vita che si è espressa attraverso di noi...



S.B. da "Mille fili mi legano qui"

martedì 10 aprile 2012

Sabato in famiglia


Ecco le foto di sabato 31/03 passato in compagnia del maestro Anzellotti e dei ragazzi del Nozomi dojo di Roma.
















In 28 sul tatami!













Oltre al maestro Anzellotti,














Alessio, Anna












Beatrice, Billy, Claudia,











Claudia Z., Elena, Ermanno,













Fabio, Fabio F.


Fabrizio, Fernando, Filippo,













Francesco, Giacomo, Giada,













Gianfranco, Giovanna, Graziano,













Jonathan, Mattia,













Nicola, Paolo,













Patrick, Pierpaolo,










Salvo e Valeria!







Le foto sono di Paolo Bartoccioni.

3 modi per praticare bene AiKiDo

Qualche tempo fa ho ripreso in mano alcuni numeri di una vecchia rivista sul flauto e mi sono ricordata di una sorta di aforisma scritto da un flautista riguardo al suonar bene il flauto che può essere applicato in realtà a qualsiasi ambito.

Era scritto più o meno così (cito a memoria perché non ho ritrovato il numero in cui la massima era riportata):

“Ci sono 3 modi per “saper suonare” bene il flauto:
  • il primo: quello in cui diciamo a tutti di essere i migliori.
  • il secondo: quello in cui diciamo che tutti, a parte noi, suonano malissimo.
  • e il terzo: quello in cui sappiamo suonare davvero bene il flauto…ma questo è difficile e faticoso e non lo fa quasi mai nessuno”

Buon keiko a tutti!

lunedì 2 aprile 2012

Keiko con Keiko (Wakabayashi)



Lo so…. i resoconti degli stage ai quali non si è partecipato possono essere noiosi, ma questa volta non si poteva non scrivere perché abbiamo incontrato una persona particolare.
…all’inizio forse colpiscono le unghie laccate di rosa antico, l’ombretto blu e la grande cura nel vestire, poi pian piano si scoprono la gentilezza, la simpatia e la tanta (ma proprio TANTA!!!!!) energia…
Chi ha letto qualche articolo su una maestra giapponese che insegna in Italia arti marziali ai Parà della Folgore, può capire di chi sto parlando: Keiko Wakabayashi Sensei, classe 1931!
Domenica 18 marzo, grazie a Stefania Feraboli insegnante di aikido al Mizu dojo di S.Sisto-Perugia è arrivata sul tatami la maestra Keiko Wakabayashi per un allenamento di ben sei ore, ripartite tra mattina e pomeriggio.
Da subito la maestra ci ha colpito per la cordialità e la capacità di entrare in contatto in modo familiare ed affettuoso con noi allievi: prima della lezione ci è venuta incontro chiedendo come ci chiamavamo e scrivendo il nostro nome in giapponese sulla cintura, durante le spiegazioni, quando abbiamo accennato a scendere in seiza per guardare, lei ci ha invitato a rialzarci dicendo (anche se le parole non sono esattamente le stesse) "no no, in piedi per favore, io no maestra, io amica...”.
Nella mattinata sono stati ripresi i concetti fondamentali dell’aikido: il respiro e il Ki, l’hosoku, e poi: camminare sull’avampiede (per chi conosce il maestro Tada stiamo parlando del punto A), fare presa sul tatami con le dita dei piedi, mantenere la schiena dritta e gli arti rilassati, mai in tensione, né gambe né braccia, ma sempre ben “morbidosi”, afferrare e stringere l’altro o il bokuto con mignolo ed anulare, tenere spalle e gomiti bassi, muoversi con ”anca-giro”, cioè far partire il movimento del corpo da quello delle anche, dall’hara; tutti concetti che ci sono stati spiegati, mostrati e che abbiamo potuto sperimentare ampiamente con lunghe serie di esercizi.
Le ore del pomeriggio sono state invece occupate tutte per lo studio del kumitachi col bokuto…e dopo tre ore di pratica la spada era divenuta un misto di estrema leggerezza e insieme di estrema pesantezza.
E’ stato bello…se è vero che i concetti ripresi la mattina sono i “soliti”, basilari concetti dell’aikido, è altrettanto vero che difficilmente capita di vederli spiegati, uno dopo l’altro, con calma (e non en passant, come spesso succede) e in una maniera non solo familiare, ma anche pulita e attenta in cui è più facile vedere i propri errori e insieme scorgere la strada per provare a correggerli.
Nell’insieme lo stage è stato impegnativo dal punto di vista fisico, ma ciò non ha impedito di arrivare a fine seminario col sorriso per la bella esperienza, decisamente allegra, e con ammirazione per Wakabayashi Sensei.
Alla fine la maestra ci ha regalato due disegni fatti da lei ad inchiostro nero: nel primo c’è il bambù, che se anche si piega con la neve non si spezza e a primavera torna a rialzarsi, nel secondo un daruma, che cade e si rialza.

La giornata, ben organizzata dal Mizu dojo, ci ha permesso di pranzare tutti insieme, un momento conviviale in cui i discorsi con i ragazzi di Perugia si sono intrecciati con le parole e i racconti della maestra Wakabayashi.

…una bella esperienza da ricordare e da ripetere!

Beatrice e Francesco